Campagna "Diabete on the road" Le storie di chi ha visto cambiare la sua quotidianità grazie alla tecnologia del sensore per la misurazione in continua dei livelli di glicemia fino a 180 giorni
La tecnologia è sempre più a fianco della medicina e dei bisogni dei pazienti. Nel caso del diabete di tipo 1, insulino dipendente oggi sono disponibili sia sensori per la misurazione della glicemia in continua sia microinfusori in grado di rilasciare l'insulina necessaria. L'ultima novità è un sensore in grado di misurare i livelli di glucosio nel sangue fino a 180 giorni di seguito senza dover essere sostituito, e che grazie ad un algoritmo predittivo, in collegamento con lo smartphone manda un avviso quando i valori stanno facendosi rischiosi, anche di notte. E per raccontare le storie di chi ha visto la propria quotidianità rivoluzionata - abbandonare le continue punture per la misurazione della glicemia è un grande vantaggio non solo pratico e clinico ma anche da un punto di vista psicologico e sociale - parte la campagna "Diabete on the road" promossa da Roche Diabetes Care Italia che raccoglierà testimonianze ed esperienza dal Nord al Sud d'Italia, un viaggio in immagini raccontato da Fabio Persico. Nel corso della presentazione ella Campagna abbiamo intervistato: Paolo Di Bartolo, Presidente Eletto Associazione Medici Diabetologi (AMD) Direttore Rete clinica diabetologia AUSL Romagna Annalisa Salmistraro Fabio Persico, Filmaker - Progetto "Diabete on the road" Massimo Balestri, Amministratore Delegato di Roche Diabetes Care Italy
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