IL VALORE DEI FARMACI BIOTECNOLOGICI E BIOSIMILARI NEL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI CON RETTO-COLITE ULCEROSA E MALATTIA DI CROHN IL FENOMENO DEL SOTTO TRATTAMENTO UNA CRITICITA' DA SUPERARE
Per il trattamento delle cosiddette MICI, quindi retto colite ulcerosa e malattia di Crohn negli ultimi anni la ricerca ha messo a punto farmaci innovativi ed efficaci, stiamo parlando dei farmaci biotecnologici, una opzione estremamente importante soprattutto per le persone che non rispondono o non tollerano le terapie standard. Sono terapie in grado di indurre remissione della malattia migliorando così prognosi e qualità di vita Da una recente indagine realizzata da Clicon in collaborazione con il Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali e ilGruppo italiano biosimilari di EGUALIA emerge che oltre un quarto dei pazienti italiani affetti da malattia di Crohn (MC) o colite ulcerosa potrebbe essere curato con farmaci biotecnologici, ma nella pratica clinica non riceve tali trattamenti, pur rispondendo ad almeno uno dei relativi criteri di eleggibilità. Il sotto-trattamento è un fenomeno anomalo e preoccupante che va contrastato con azioni sinergiche e piani condivisi fra istituzioni, società scientifiche, associazioni pazienti e industria per far sì che ogni paziente possa ricevere il miglior trattamento per la sua condizione. Abbiamo parlato di tutto questo con il Prof. Marco Daperno Segretario IG IBD e Gastroenterologo all'A.O. Ordine Mauriziano di Torino. Salvo Leone, Direttore generale di Amici Onlus e Stefano Collatina, coordinatore del Gruppo Italiano biosimilari di Egualia Fra le domande: un identikit delle MICI oggi, epidemiologia, gold standard di cura e soprattutto quanto i farmaci biotecnologici e biosimilari hanno cambiato la storia naturale di retto-colite ulcerosa e malattia di Crhon con l'obiettivo di avere meno sintomi, meno progressione, meno chirurgia
Il punto di vista dei pazienti, quanto sono informati sui farmaci biotecnologici, e quanto conta anche psicologicamente sapere di essere in terapia con il farmaco più idoneo alla propria condizione
Quali azioni possono essere messe in campo per ampliare il numero di pazienti che pur essendo candidati all’utilizzo dei biologici non li assumono ancora e migliorare così l’appropriatezza prescrittiva