Influenza 2015-2016 e non solo... L'influenza e i vaccini nel passato e oggi (nella scienza, nell'arte, nella società...) I vaccini e le categorie fragili che ne beneficiano - I ceppi di quest'anno e la Rete InfluNet I rischi dell'uso improprio di antibiotici - I consigli per superarla al meglio Prof. Roberto Cauda, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Come ogni stagione invernale i virus influenzali metteranno a letto milioni di persone e come ogni stagione invernale il consiglio resta sempre quello di vaccinarsi - soprattutto le categorie a rischio come bambini, anziani, malati cronici... - per evitare complicanze anche gravi. Ma che cosa è l'influenza e quali saranno i ceppi che colpiranno quest'anno? E come è stato il rapporto con i vaccini fin dal loro apparire grazie a Pasteur? E quali rischi si corrono nel ricorso agli antibiotici anche in assenza di complicanze batteriche? Lo abbiamo chiesto al Prof. Roberto Cauda, Direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e Professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università Cattolica che ci ha spiegato come l'influenza sia nella stragrande maggioranza dei casi un episodio banale che si risolve in pochi giorni ma che per alcune categorie possa invece arrivare a dare complicanze respiratorie così gravi da mettere a repentaglio la vita. Ecco allora l'importanza dei vaccini che hanno rappresentato nel corso dei secoli una delle grandi vittorie della medicina, permettendo di sconfiggere malattie come la poliomielite e molte altre, e che nel caso dell'influenza è consigliato a bambini, anziani sopra i 65 anni, cardiopatici e persone affette da malattie croniche... Il professore ci spiega che i ceppi di quest'anno saranno in parte quelli dello scorso inverno, e cioè l'H1N1 e l'H3N2, entrambi coperti dal vaccino, il quale contiene anche due ceppi B. Fondamentale per evitare il contagio è anche il lavaggio delle mani, una fra le più semplici forme di prevenzione del contagio. Con il professore parliamo poi della Rete InfluNet per il monitoraggio dell'influenza che riesce a fornire dei dati precisi settimana per settimana sia sul numero dei casi sia sul tipo di virus circolanti e del rischio sempre presente di un fai da te che ricorre all'uso di antibiotici anche in assenza di complicanze batteriche (ricordiamo che gli antibiotici non sono indicati nel caso di infezioni virali e che vanno assunti sempre e solo su prescrizione del medico) andando ad incrementare quel fenomeno di antibiotico resistenza che ben conosciamo. E in conclusione il Professore ci suggerisce come comportarci nel giorni in cui siamo influenzati, come mangiare e idratarsi... per avere meno disagi possibili e per evitare di contagiare altri intorno a noi.
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